Milano Fashion&Jewels
22-25 febbraio 2025
fieramilano, Rho
Intervista a Paulo Ribeiro di JOYA Barcelona Art Jewellery & Objects
In occasione del webinar organizzato da HOMI Fashion&Jewels, abbiamo intervistato il relatore Paulo Ribeiro, Fondatore e Direttore di JOYA Barcelona Art Jewellery & Objects, che ha avuto sin dal primo anno, il 2009, la missione di creare un luogo d’incontro internazionale legato alla gioielleria d’arte spagnola. In questa intervista sottolinea l’importanza del digitale come elemento complementare all’evento stesso e come il gioiello contemporaneo sia una vera e propria connessione tra persone e arti. E lui, architetto prestato alla gioielleria, è una chiara e vivente dimostrazione.
Come avete supportato i designer in questo momento?
Joya oltre ad essere un evento rivolto a professionisti del settore e anche al pubblico in generale, è anche una piattaforma nazionale ed internazionale che si avvale di mezzi di comunicazione, collaborazione con gallerie e altri aventi del settore. Per le edizioni del 2020 e 2021 è diventato fondamentale il digitale, con preview, gallery e altri materiali importanti per la comunicazione.
Quanto è diventato importante il digitale e quale investimento è stato fatto?
Penso che il digitale sia importante ma non l’unica via: è un aspetto che completa l’evento fisico. Nel prossimo futuro promuoveremo in modo particolare la piattaforma: ci metteremo in contatto con diverse gallerie i cui artisti sono soliti essere presenti in fiera e offriremo loro l’opportunità di avere una preview sulla piattaforma.
È necessaria la relazione personale tra il creativo e l'organizzazione?
È molto importante avere un costante contatto con gli artisti selezionati, dal momento in cui ci inviano la richiesta di partecipazione fino alla fine dell’exhibition. S’instaura subito un rapporto proficuo, sin dal follow up: suggeriamo come presentarsi e comunicare il brand, il concept, lo storytelling e le immagini. Tutto questo è infatti necessario per l’evento ma anche per l’immagine del brand. In alcuni casi, suggeriamo persino come migliorare alcuni pezzi creati e appoggiamo sessioni di coaching prima dell’evento.
Il settore della gioielleria negli ultimi anni ha concentrato la sua attenzione sullo studio del design e sull’utilizzo dei materiali innovativi, non necessariamente preziosi. Quali possono essere le motivazioni di questo passaggio dal fine jewels al gioiello contemporaneo e di ricerca?
Joya non lavora con l’alta gioielleria ma è concentrata sul gioiello contemporaneo: penso che sia molto più stimolante, creativo e personale. È infatti una valida alternativa all’oro e ai diamanti e forse anche più interessante perché mette in connessione le persone, lo stesso artista con chi indossa il pezzo o colleziona. Si crea un particolare e unico feeling: il gioiello contemporaneo non è standard, bensì è unico, personale e per questo speciale.
Prossimi progetti?
Quest’anno, dal 22 settembre al 24 ottobre 2021, continua il lavoro di Joya nello stesso format proposto già nell’ultimo anno. I singoli artisti e i vincitori del premio al Disseny HUB Barcelona - Scuole, gallerie e collettivi si svolgeranno contemporaneamente ad Artesanía Catalunya.
Invece, da un anno stiamo lavorando a un progetto cui teniamo molto, dove sarà molto importante avere la possibilità di viaggiare per mostrare l’exhibition e incontrare realmente le persone. Connessioni e relazioni sono fondamentali nel gioiello contemporaneo.