Milano Fashion&Jewels
22-25 febbraio 2025
fieramilano, Rho
La filiera produttiva della moda è un sistema complesso e articolato: in un sistema in cui i prezzi corrono al ribasso, ecco che questo corrisponde, dall’altra parte del mondo, a salari che non garantiscono quasi mai una vita dignitosa, ad abusi e discriminazioni che fanno parte della quotidianità e a condizioni lavorative insalubri, pericolose e inadeguate.
Uno degli esempi più significativi che ancora oggi ricordiamo è la tragedia del Rana Plaza, avvenuta il 24 Aprile del 2013 nel distretto di Dhaka, in Bangladesh.
Quel giorno una palazzina adibita ad industria tessile, già segnalata come pericolante, crollò, travolgendo migliaia di lavoratrici e lavoratori cui era stata impedita la fuga. Il motivo? L’urgenza di portare a termine il confezionamento dei capi per alcuni dei più famosi colossi della fast-fashion.
La tragedia causò oltre mille vittime e più del doppio dei feriti, mostrando al mondo come la mancanza dei più elementari diritti dei lavoratori significhi, per molti attori della filiera, recarsi ogni giorno in un luogo di lavoro che può trasformarsi in una trappola mortale.
Per questo è indispensabile promuovere la trasparenza, una produzione più possibile locale e la tracciabilità dei processi produttivi: davvero vogliamo indossare vestiti che causano abusi e sofferenze solo perché “costano poco”?